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Rispetto delle religioni

E’ proprio vero che Gesù ha creato una nuova religione? Non è vero piuttosto che ha cercato di salvare ciò che c’è di buono nella religione, e nelle religioni esistenti, per immettere in esse la salvezza?

“Sono venuto per le pecore di Israele. Sono venuto a completare, non a distruggere”. In realtà accolse la religione, nella quale era vissuto, la purificò (“vi fu detto... ma io vi dico”) e la riempì della sua presenza salvifica. Oltre alla salvezza della religione ebraica, gli Apostoli iniettarono la salvezza di Gesù, anche nelle religioni mediterranee, in cui penetrarono.

Gesù vede il bene anche nei pagani, e non chiede che abbandonino la loro religione, ma che credano a lui. “La tua fede ti ha salvato” è la frase che dice al Samaritano, alla Sirofenicia, al comandante romano.

Distruggere una religione, come per esempio ha fatto Carlo Magno con i Sassoni, era distruggere la base su cui innestare la fede in Gesù.

Salvare non annientare. Illuminare di luce e di salvezza le religioni e i religiosi, era il compito assunto da Gesù, e indicato da Gesù ai suoi: chi accetta la
Parola si salva. Non necessariamente si salva chi si sottomette a una religione mediterranea oppure occidentale.

Le religioni illuminate da Gesù, restano se stesse, ma assumendo una luce nuova. Anzi inserendo nel loro grembo la fonte della salvezza, Gesù. Quella  salvezza che da Gesù può espandersi e permeare anche i riti stessi e la verità delle religioni, portandole a completamento di se stesse. Le religioni vanno verso Dio; Gesù rassoda e completa la loro naturale dinamica.

GCM 10.10.12