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L’onestà che inganna

Mi fido delle persone oneste, in particolare nel settore politico.

Eppure c’è da distinguere sia nelle persone disoneste che in quelle oneste, quando tali persone sono portatrici di un programma.

Allora, evidentemente, si vede se la persona onesta offre un programma positivo e onesto.

L’apice delle persone oneste, che propugnano uno scopo completamente positivo, è soltanto Gesù. Molte persone che noi reputiamo, o che sono, oneste, sono apportatrici, più o meno coscientemente, di programmi in tutto o in parte negativi. Non è sufficiente l’onestà perché il programma sia accettabile.

Quanti talebani o Boko Haram sono onesti! Un’onestà che include, per completezza, la eliminazione fisica dell’”infedele”. Anche i Crociati erano o sembravano persone oneste. Anche Al Kaida è seguita da molte persone oneste, che ammazzano onestamente convinte!

Meglio un disonesto, che offre onestà, di un onesto che propina disonestà. E’ il programma che specifica la persona.

Paolo ha sperimentato la doppia posizione della persona limpida e onesta. Onestamente persecutore dei Cristiani prima, onestamente predicatore di Gesù Cristo dopo.

La prudenza sente ripugnanza per un disonesto che propina disonestà (l’arruffapopoli truffaldino). Però deve porre doppia attenzione agli onesti che propinano disonestà. Gesù avvertiva: “Vi accuseranno e vi condanneranno, credendo di dare gloria a Dio!”

Che lo Spirito ci renda prudenti soprattutto nella Chiesa e nella politica.

GCM 05.01.13