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Bambini senza Gesù

Ringraziamo il Padre per averci fatto nascere in un ambiente cristiano, che ci ha educati a riconoscere Gesù vero Uomo e vero Dio: Gesù “intero”.
Sto pensando, con pena, ai bambini che nascono in ambiente islamico, ai quali – secondo il Corano – è presentato un Gesù “slavato”: bravino, profeta, ma non Dio. Al posto suo, ci si deve appoggiare a un povero uomo, che tra i suoi meriti ebbe quello di dichiarare guerre. Certi suoi epigoni lo onorano anche oggi con lo stesso metodo.

Ripeto: sto ricordando con pena. Quei bambini sono privati – oltre che della rivelazione autentica di Dio – anche della gioia di aver un “tale” amico.
E anche della gioia di cantare un ringraziamento a Gesù, come sto ascoltando ora, cantato da un gruppo di ragazze africane.
Purtroppo anche in ambiente, una volta cristiano, le famiglie, che rifiutano di avere troppi figli (due o tre?), non insegnano ad amare Gesù fin da piccoli. Perché? Perché dicono di essere liberali e di lasciare che da più grandi i loro figli sceglieranno. Evidentemente in queste famiglie liberali e intelligenti non si insegna ai bambini come e se mangiare: lo sceglieranno da più grandi.

I genitori di quel tipo non sanno che la dimensione religiosa e quella di fede in Dio, è connaturale con l’uomo. Nelle culture nelle quali non si parla di Gesù e di Dio, i bambini spontaneamente si creano idoli. Ho notato che una bambina, che adorava – a modo suo – la bambola che le incuteva fiducia, quando le tolsero la bambola, cadde in forte depressione.

10.08.19