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Ma


     Uno sport universalmente esercitato: quello del “ma”.

     La politica ne è infestata. “Hai esercitato la giustizia penale, ma gli stipendi sono bassi”. “Hai aiutato le vedove, ma le strade hanno i buchi”. “Hai risanato i conti della nazione, ma gli artigiani protestano”. “Hai fatto questo e quello, ma resta da fare quello e questo”.”Sì, ma!”.

     Le famiglie sono costruite sui “ma”. “Mio figlio è simpatico, ma non studia”. “Mia nuora si interessa del marito, ma non rispetta i suoceri”. “Mio marito è un bravo lavoratore, ma trascura i figli”. “Mia moglie è una cara creatura, ma non smette di ciarlare”.

     La Chiesa è zeppa di “ma”. “Il Papa parla di aborto, ma non deve interferire con lo Stato”. “Ci tengono in obbedienza come bambini, ma noi siamo adulti e liberi”. “La Gerarchia detta norme per la giustizia sociale, ma non capisce le esigenze della produzione”.

     Eppure esiste un “ma” davvero produttivo e salvifico e liberatore. Con esso si capovolge il mondo, lasciandolo in piedi, anzi ponendolo nell’unica posizione sana.

     “Vi fu detto dagli antichi … ma io vi dico”. Gesù si oppone per motivi molto importanti.

     “Vi fu detto: non uccidere; ma io vi dico di non arrabbiarvi con i fratelli, di non offenderli a parole … “. Il “ma” di Gesù non è un “ma” di opposizione, bensì di rilancio.
     Finora la vostra vita era ben indirizzata, eppure incompleta. Io vi porto alla completezza, alla “perfezione”, la quale è specchio e partecipazione alla “perfezione” del Padre.

     Gesù ci risospinge oltre. Egli sa che la nostra pace rigo e sociale, non deve fermarsi e stagnare, bensì quanto più si cammina, tanto più aumenta la pace.

     GCM  17.02.08