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Mistica

     Nei testi scolastici di ascetica e di mistica, che istruivano i seminaristi, la mistica la si lasciava da parte, perché essa riguardava casi straordinari , che si sperava non capitassero a noi (estasi, visioni, stimmate, rapimenti dello spirito, ecc.).      La mistica può essere vista sotto misure più quotidiane. E’ mistico ogni momento, nel quale lo Spirito ci fa intravedere o vedere la presenza o l’opera di Dio. La nostra vita di fede è radice continua di esperienze mistiche.
 
     Mistiche sono state molte azioni bibliche, dove le persone hanno visto la presenza dell’opera di Dio. La Trasfigurazione, i miracoli, l’annuncio dell’angelo, la Risurrezione, la risurrezione di Lazzaro, la predicazione degli Apostoli, ecc.

     Mistiche sono pure le nostre percezioni della presenza di Dio. La nostra giornata è intrisa di senso mistico, se noi la viviamo con fede.
 
     La preghiera, se veramente parliamo a Dio che siamo certi ci sta ascoltando. La Parola del Vangelo, se la sentiamo vera e ad essa ci affidiamo. La contemplazione gustosa e prolungata di una frase del Vangelo o della Scrittura. Il perdono dei nostri peccati, se crediamo davvero nella presenza dello Spirito quando recitiamo il “Signore, pietà” o quando ci alziamo dal confessionale. La gioia davanti a un tramonto, mentre in esso scorgiamo l’opera di Dio. Una musica con il testo religioso, che penetra nel nostro cuore. Altro, altro ancora.

     Tutta la nostra giornata è punteggiata da contatti con la divina presenza. Se avessimo un po’ di pazienza e di tanto in tanto ci lasciassimo andare alla contemplazione, ci sentiremmo dolcemente immersi nell’atmosfera di Dio.
 
     GCM 31.08.07