HOME

Home > Societa' RIPENSARE > Articoli 2008 > Scienza e carità

Scienza e carità

La scienza si tumefà, la carità costruisce. Paolo ridimensiona così il semplice sapere, che può essere informazione anche perfetta ed enciclopedica. Essa non basta: la gnosi pretende di ricavare la salvezza dal semplice essere informati.

L’illuminismo è la mera riedizione dell’antica gnosi: niente di nuovo sotto il sole.

Nel nostro piccolo, oggi constatiamo il puntuale avverarsi delle parole di Paolo. Un semplice esempio: quasi tutti i nostri ragazzi sono informati sui danni della droga, e buona parte di essi ne ha fatto esperienza, assumendola.

Perché soltanto la carità vivifica?

Perché la carità viene da Dio. Anche Dio conosce, e conosce infinitamente, e trasmette a noi la propria conoscenza, tramite il suo Verbo. Eppure in Dio la conoscenza è sempre tuffata nell’amore eterno.

Dio ci conosce amorevolmente. E chi è conosciuto da Dio, diviene  a sua volta conoscente. Però guai a lui se scinde il conoscere dall’amore. Anzi solo l’amore per ciò che conosciamo, rende la conoscenza completa.

L’amore è oltre la scienza. Ciò che la scienza scopre è sempre imperfetto e provvisorio. Dove la scienza si ferma, la carità avanza.

La carità avanza, perché viene da Dio.

Il laicismo proclama il relativismo di ogni sapere. Vince chi urla di più: oggi è il momento del radicalesimo. Ma gli illuminati di questo mondo (poco lucidi) non riescono a distinguere la parola degli uomini, da quella di Dio. Infatti anche la parola di Dio pretendono di abbassarla a parola d’uomo: così parla il cardinale Tal dei Tali.

Il non discernere la parola di Dio da quella dell’uomo, è retaggio di un intelletto monco, oscurato, dimezzato nel suo stesso sapere.

GCM 13.02.07