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Scrivere

Perché continui a scrivere e a pubblicare in internet, se poi nessuno ti legge?
Lo scrivere ha molti aspetti.

Si scrive per il bisogno di “specchiarsi” e di ricordare. Funzione dei diari.
Si scrive per il bisogno di sfogarsi, quando l’unico ad ascoltarti è il foglio di carta.
Si scrive per far luce dentro di noi, quando lo scrivere definisce lo scorrere del pensiero.

Si scrive per comunicare ad altri le scoperte, che si stanno compiendo, sapendo che almeno una persona potrebbe leggerti e godere con te le tue scoperte.

Si scrive su argomenti positivi, perché così si alza il tasso - sebbene nascosto e misterioso - di positività nel mondo. Non interessa se ti leggono o ti trascurano (meglio se ti leggono), tu hai iniettato nel mondo e nel cosmo, un grammo di bontà e di positività. Così il tuo scritto, che è meditazione, si allea alla preghiera di tutti e solidifica il cammino della verità e della salvezza.

Lo scrivere nascostamente, si allea alla santità nascosta della madre di famiglia, del missionario, dei monaci e delle monache, di tutti, perché in tutti c’è il desiderio di felicità, e il desiderio di felicità è opera dello Spirito di Dio in ogni cuore.

Scrivere è partecipare all’immensa alleanza delle energie cosmiche che reggono il mondo. Chi scrive, come chi vive, non è mai solo. Può rendersi consapevole, che può operare anche al di là del mestiere e del guadagno, perché anche lo scrittore è un mattone che costruisce il benessere dell’umanità.

Il dono dello scrivere è partecipazione umile al dono della sapienza, regalato dallo Spirito Santo.

GCM 26.09.07