HOME

Home > Gesù UOMO > Articoli 2010 > Influsso di Gesù

Influsso di Gesù

Il Vangelo ci spinge ad amare e a conoscere Gesù, l’unico Salvatore, e ad affidarci totalmente a lui.

Il Vangelo ci presenta (rende presente!) Gesù in un contesto di persone, dentro il quale lui vive e agisce, e si espande con parole, con fatti, con il potente influsso della sua persona.

Tra le persone che circolano nell’ambiente di Gesù, è sua Madre, che per prima e in modo inconcepibile subisce l’influsso salvatore di Gesù.

Ci aiuta a comprendere quanto Maria sia stata influenzata dalla santità di Gesù, un episodio riportato dal Vangelo.

Quella donna, ammalata di metrorragia da anni, prende contatto con la frangia del mantello di Gesù, e da Gesù si scatena l’energia che guarisce la donna. Il contatto con la frangia del mantello!

Che cosa è avvenuto in quell’altra donna, che non solo ha intessuto il mantello di Gesù, ma lo ha portato nel proprio ventre? Il suo sangue si è mescolato al sangue di Gesù, il suo respiro ha sostituito il respiro di Gesù per ossigenarne lo sviluppo, i suoi passi erano i passi del suo feto, la sua vita permetteva al suo figlio di vivere.

Quale influsso di grazia trasmetteva Gesù alla madre, già graziata e pura!

Non una frangia, ma tutta la vita di Gesù nella sua vita!

Eppure questa donna resta una di noi, a consolazione della nostra debolezza che teme e si ravvoltola nei propri ragionamenti!

L’angelo la saluta: Rallegrati! e essa è turbata.

L’angelo le prospetta la grandezza del figlio futuro! e lei calcola: non ho rapporti sessuali.

L’angelo le parla di Spirito Santo e di potenza di Dio! E lei finalmente capisce, cede, e si affida: “Ecco la serva del Signore, sia a me in base alla tua parola!”

GCM 08.12.09

Maria madre

Se noi oggi siamo pervasi dalla gioia di credere a Dio, tramite la sicurezza della fede che viene da Gesù, è perché ci fu una madre.

“Tu hai rifiutato la religione, e mi hai dato un corpo per compiere la tua volontà” troviamo scritto nella lettera agli Ebrei, che richiama il profeta Isaia.

Mi hai fornito di un corpo, ossia di una umanità. Un corpo per compiere la volontà del Padre.

Perché una certa ascetica nemica del corpo, crudele, deprimente il corpo? Non ha senso, come non ha senso un’esaltazione del corpo, che si oppone a Dio, alla sua volontà, alla sua legge. C’è una correlazione tra il corpo e l’esercizio della volontà di Dio.

Essere un corpo è già trovarsi nella traiettoria della volontà di Dio. E’ già un dono di Dio, in vista del compimento della sua volontà.

Quel corpo donato a Gesù, perché egli potesse compiere la volontà del Padre, è un dono di Maria.Se quella ragazza, sorpresa dalla visione dell’angelo del Signore, avesse seguito il suo spavento iniziale, si fosse ritirata, avesse preferito la verginità alla maternità, Gesù non avrebbe avuto un  corpo, con il quale assecondare Dio Padre.

La maternità di Maria, non è un particolare che riguarda solo lei. Essa riguarda tutti noi, la nostra salvezza, il superamento della nostra angoscia.

Ogni maternità è un offrire un corpo a della persone, perché siano in grado di compiere la volontà di Dio, che sfocia nella salvezza.

L’inizio di ogni salvezza è sempre un corpo. Caro cardo salutis, dicevano i teologi: la carne è il fulcro della salvezza.

Maria donatrice di quella carne, che ha prodotto la nostra salvezza.

GCM 25.03.10  - pubblicato 06.06.10