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Illusione

Erano ammirati per le opere compiute da Gesù. Così ci narra Luca.

E Gesù fa scorrere la doccia fredda dicendo che lui sarà in balia degli altri, che lo crocifiggeranno.

La gente sogna. Gesù ha i piedi per terra, perché è consapevole che un profeta autentico è ostacolato fino a essere soppresso.

E’ facile illudersi, immaginando la possibilità di un paradiso in terra. E su questa illusione gioca tutta la pubblicità, e giocano i politici, e non raramente le religioni o le pseudoreligioni.

Gesù ci avverte: se lui, potente in parole e in opere (come dirà più tardi Pietro, e i discepoli) prospetta la sofferenza e la morte, l’avvertimento si rende chiaro a tutti.

Eppure rimane un settore, immune dalle tenebre: venite alla mia scuola e troverete pace, quiete, serenità per le vostre vite. Serenità che procede da Dio, e che ha la forza di accompagnare l’uomo anche nel dolore. C’è un lembo della nostra vita, dove il turbamento non agisce. E’ il lembo, dove si incontra Dio che parla, Gesù che dice:”Non temete!”. Lembo che soltanto la nostra fede protegge da incursioni aliene.

Fede. Non una fede che si adatta alla moda, soprattutto etica e intellettuale, ma che, grazie allo Spirito Santo, resta perennemente fedele solo a se stessa.

Questa fede in Gesù potente e uomo debole, che non illude, non ammette illusioni da parte nostra.

La fede è più realistica di ogni pretesa di pragmatismo. Anzi supera il pragmatismo, anche completandolo almeno in parte. Il pragmatismo di Gesù lo induceva a guardare la vita eterna, e la vita nel tempo.

GCM 25.09.10, pubblicato 14.11.10