Bisogno di MessiaLa ricerca del Messia è tendenza quotidiana e generale. Il messia politico, che si nasconde sotto le vesti del personaggio carismatico abile nell’attrarre la gente. Il messia dello spettacolo, che fa riempire gli stadi dalla marea di fans e di ascoltatori. Il messia della finanza, che fa balenare i tesori della produzione oppure della vincita al gratta-e-vinci. Il messia e la messia del sesso, che proietta paradisi di piacere, con o senza droga. Insomma, molti messia, per tutti i gusti. La ricerca del messia non è una finzione, ma un bisogno. Su questo bisogno, non ben identificato e non indirizzato, si basano i cantanti, gli arruffapopoli, le molte sirene. Nessuno di questi messia posticci ha l’onesto coraggio di Giovanni Battista, che offriva risposte alla gente che sperava di incontrare il Messia, eppure dichiarava che dopo di lui sarebbe giunto il vero Messia, quello al quale Giovanni si sentiva indegno di legare i lacci dei sandali. Anche i coniugi sono messia l’uno per l’altro. L’amico per l’amico. Lo psicoterapeuta per il cliente. Ma spesso non sono sufficientemente onesti da dichiarare apertamente di non essere il messia, che va cercato spingendosi oltre. L’oltre. Lo sappiamo, è solo Gesù. Ci ha avvertiti: “Se vi dicono: eccolo qui o eccolo là, non ci andate”. Se il cantante di successo avesse il coraggio di dichiarare allo stadio, in frenesia di ovazioni, che il vero messia è solo Gesù, il mondo troverebbe la luce e la pace. Spesso le ragazzine, eccitate davanti al cantautore preferito, dicono di adorarlo, di essere capaci di fare pazzie per lui. Noi, che abbiamo incontrato il vero Messia, come reagiamo? GCM 15.04.10 -pubbl 03.07.10
|
