HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2005 > Pregare al mattino

Pregare al mattino

La preghiera del mattino e quella della sera sono continue. Il Padre ha voluto una terra che continua a girare. E perciò in ogni momento il mattino si avvera sempre più a oriente, istante dopo istante. Così la terra è continuamente fasciata e protetta dalla preghiera del mattino e, agli antipodi, da quella della sera.

Le semplici preghiere e le messe in successione avvolgono la terra, come un inno che si rivolge al Padre. Di questo inno avvolgente, ciascuno di noi è una commovente sillaba.

Il mondo è sotto la tutela di un’adorazione perenne. Cristo continua, attraverso noi chiesa, che conserviamo il suo corpo e la sua parola, ad adorare il Padre. Il mondo non è distrutto, ma resta coeso grazie a questo involgere, come un’immensa rete, di preghiere.

Forse noi non comprendiamo il valore protettivo delle preghiere. Preghiere rivolte al Padre per il mondo.

Nella religione vedica, correva la convinzione che il sacrificio faceva sorgere il sole, e che il giorno in cui, il mattino, fosse mancato il sacrificio, il sole non sarebbe sorto.

Nei salmi si dice che la preghiera risveglia l’aurora. La preghiera precoce favorisce lo svilupparsi della giornata.

Si prega anche con la felicità per la nuova giornata che si apre. Il salmo: “O Dio, sei tu il mio Dio, all’aurora ti cerco. Di te ha sete la mia vita, come terra arida, deserta, senz’acqua”. Il cuore, nonostante il ristoro notturno, si sente assetato, se non viene subito irrorato dalla presenza di Dio.

Ogni mattina riproviamo la sete di Dio. Al nostro occhio e al nostro cuore nella preghiera si spalanca la luce.

GCM 14.09.05