HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2005 > La Sua e nostra volontà

La Sua e nostra volontà

Fare la volontà di Dio. Così vuole Gesù. E, per lui, la volontà di Dio è credere in Gesù e in  colui che l’ha mandato.

Anche nel nostro piccolo cammino giornaliero la volontà di Dio va compiuta. Spesso però non sappiamo come dirigerci tra gli alberi della selva sociale in cui viviamo, e tra gli sterpi e le spine delle nostre passioni.

Ecco allora una prima necessità per essere in grado di compiere la volontà di Dio: pregare. La preghiera è l’adito per entrare nel recinto di Dio e cogliere la sua volontà.

 Dalla preghiera, come è stata indicata da Gesù, apprendiamo il “percorso” della volontà di Dio.

Seguendo la dinamica “discendente” del Padre nostro, intravediamo la “strada” di Gesù, che si è autoproclamato “via”.

Padre nostro, che sei nei cieli: è il riconoscimento della persona di colui al quale ci si rivolge: un Padre, anzi “il” Padre Dio.

Sia santificato il tuo nome: cioè la tua essenza personale da noi è riconosciuta quale santa, staccata dal nostro contingente, totalmente “altra”.

Venga il tuo regno: eppure questa tua “alterità” non ti distacca da noi, poiché tu “vieni” presso di noi, con il tuo Figlio e con lo Spirito Santo, e noi accettiamo la tua grandezza, sebbene veicolata dall’umile persona di Gesù, nato da Maria.

Sia fatta la tua volontà in  terra come in cielo: il tuo regno che viene, è un realizzare il tuo intimo anche sulla terra, quasi come un continuum con la vita e la realtà divina.

E, perché la vita divina si attui sulla terra, abbisogniamo del pane, del perdono e della liberazione dal male: così si attua Dio Padre tra di noi.

GCM 22.12.05