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Regno diviso

Gesù ribatte contro le insinuazioni maligne dei farisei, proclamando la sua posizione. Il fatto: egli aveva vinto un “demonio” e i suoi avversari lo rimbrottano: “Egli vince i demoni, però per incarico del capo dei demoni!”. Gesù, ironicamente fa osservare che se i demoni sono in lotta tra di loro, il loro “regno” crolla. In questo contesto Gesù afferma: “Se un regno è diviso in se stesso, è destinato a crollare”.

Che questa indicazione di Gesù possa essere la diagnosi e il tarlo negativo delle cosiddette democrazie, quando la semplice minoranza, diventa “opposizione”? Quando l’opposizione non indica correzioni, ma tende a distruggere, forse potrebbe essere la fine del convivere civile. La storia italiana, precedente quella difficoltà sociale, che fu il fascismo, il quale ci portò al disfacimento della guerra, potrebbe essere una conferma del detto di Gesù.

Gesù evita le opposizioni. Perfino lo scontro che vorrebbero istituire i discepoli contro colui che “non è dei nostri” eppure guarisce in nome di Gesù.

E lo strazio della chiesa tra innovatori e tradizionalisti, porterebbe a una conclusione catastrofica, se non intervenisse lo Spirito Santo, come, per dono di Dio, è già intervenuto lungo venti secoli.

Gli stati sono essi stessi accompagnati da Dio, ma non godono della particolare presenza dello Spirito Santo, come invece è stato donato alla Chiesa.
Perciò sono destinati a scomparire, anche per le lotte interne, soprattutto quelle tra potenti e poveracci.

Squilibri di questo tipo, a livello mondiale, producono rotture, per ovviare le quali è capace l’ONU, con la facoltà di veto dei potenti?

28.03.14