HOME

Home > Societa' MONDO > Articoli 2015 > Ferocia e pace

Ferocia e pace


    Se la civiltà islamica produce, nelle sue fasce religiosamente più osservanti, ciò che in questi giorni produce nel nord dell’Iraq, molto meglio essere o diventare infedeli.

    La cattiveria umana si è sempre divertita con gli omicidi. La Bibbia narra di un certo Caino. L’inizio di Roma, come ce l’imponeva il fascismo nei corsi di storia, era segnato dall’uccisione di Remo e dalla schiavizzazione delle Sabine (tradotta farisaicamente nel più nobile “ratto”).

    Quando non è bastata la cattiveria personale, si sono lodati gli spargitori di morte in guerra elevandoli al sublime rango di eroi. Perfino nei santi si sono esaltate le virtù (etimologicamente: forze maschili) “eroiche”.

    Maometto, esempio basilare per tutti i sanguinosi fondamentalismi successivi, ha allargato e imposto con le armi la sua riforma religiosa.
Gesù è il fondatore di una Chiesa e di una religione, senza dichiarare la violenza contro gli altri. Egli continua a educare ognuno di noi all’amore per la pace e all’orrore per ogni violenza.

    Quando i Cristiani, anche nei loro esponenti di spicco, si sono dimenticati di Gesù, sono scivolati nelle Crociate e nell’Inquisizione, nelle conversioni imposta da Carlo Magno, o nei roghi per gli eretici.

    E’ consolante ricordarci, con il Vangelo di Luca, che su Gesù Bambino si era organizzato un coro che cantava “Pace in terra agli uomini, perché sono amati da Dio!”. A questa pace noi siamo educati e  sensibilizzati.

    GCM 11.08.14