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Correità subdole

Sentiamo un evidente e naturale rifiuto per gli assassinii in nome di Maometto e di Allah che sono stati perpetrati in Francia. Credo che Maometto, ormai passato dalle proprie prospettive alla percezione del Dio vivo e vero, si sia offeso, non per le offese rivolte a lui, delle quali oggi se ne fa un baffo, ma per il suo coinvolgimento negli assassinii. È vero che, a differenza abissale di Gesù che indica di riporre nel fodero la spada, lo stesso Maometto ha organizzato delle belle guerre, anche lui in nome di Allah. Oggi però anche per lui la legge della guerra, più o meno santa, è un lontano (di secoli) ricordo.

Chissà come Allah, che è il nome del Dio vero, come il Padre, si sarà offeso. Lui, il creatore della vita, chiamato in correità negli assassinii. Se il Dio vero è l’unico vero Dio, Egli in Gesù si è tirato fuori da ogni uccisione, pur avendo a disposizione eserciti, formati da angeli.

Togliamo dalla correità con i terroristi sia il povero Maometto, che il non povero Dio delle schiere. Ma non possiamo togliere dalla correità certe persone che si sono mostrate scandalizzate e che hanno dichiarato la loro estraneità ai fatti.

Che strano! Ci siamo mai chiesti con quali mezzi sono stati perpetrati gli omicidi? Con i cioccolatini, o con le caramelle? Le armi con le quali sono state uccise le persone, da dove venivano: dal Paradiso o dalla Russia, dall’America, dai paesi produttori di armi (anche la Francia?) e dai commercianti, legali o illegali, di armi? Se è così, i primi correi sono proprio i paesi produttori di armi, questi falsi scandalizzati, e le loro leggi economico-commerciali, che sono alla radice della correità.

20.01.14