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Così va il mondo

L’antitesi a Gesù, da S. Marco è detto spirito immondo e satana, da S. Giovanni è detto mondo, in S. Paolo troviamo l’antitesi tra spirito e carne. Gesù oppone Dio al Mammona.

Nel Rinascimento si parlava del regno dell’uomo, separato ma non contro al Regno di Dio.

Nell’Antico Testamento sono riportate le parole: “Non avrai altro Dio davanti a me”.

Quindi siamo messi davanti a una continua scelta di campo, proprio come indicava Giosuè agli Ebrei, in procinto di entrare in Palestina.

La linea di demarcazione è indicata. Paolo nella Lettera ai Galati indicava con esempi concreti l’appartenenza allo Spirito, molto diversa e opposta alla carne. Gli esempi dell’appartenenza alla carne, riecheggiano le parola di Gesù, quando ricordava “ciò che esce dal cuore dell’uomo”.

Non ci troviamo davanti a una esercitazione da palestra, falsa e provvisoria, ma davanti a una scelta vitale, che ci indica e la divisione del campo e l’impegno quotidiano, costante.

È uno stimolo. Oggi più necessario di solo pochi decenni passati, perché l’aria nostra, giornali, televisioni e altro, sono ammorbati di cattiveria, di omicidi, di impudicizia. Siamo tuffati nell’atmosfera dove il male (travestito da modernità) lo si respira, appena usciti di casa, se non addirittura in casa e, forse, nei conventi.

L’angoscia di essere alla pari con i tempi (leggi alla pari con le turlupinature della pubblicità) coglie bambini e adolescenti, o gli adulti ammalati di adolescentismo. L’angoscia di essere come gli altri, la quale ci impedisce di essere inferiori agli altri, solo per il fatto di rincorrere gli “altri”.

13.02.14