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Non solo Gaia

          Una parola sull’olismo e sulle ipotesi di Gaia, mi sembra opportuna, principalmente per chi ha unito la propria vita a quella di Gesù Risorto.
          L’olismo che si unisce a Gaia, racchiude tutta la realtà in una sola realtà che comprenderebbe ogni essere e ogni vissuto. E Gaia sarebbe l’unica fondamentale coscienza dell’universo, in essa si troverebbe inclusa ogni spiritualità umana, compreso quell’essere particolarmente spirituale, che è Gesù.
          Il bisogno di sentire e di capire il mondo unificato è da sempre. La fisica contemporanea, non considera questa specie di coscienza universale e unica, ma sta costatando l’unica energia, che pervade l’universo.
          Dall’energia unitaria, che si specifica diversamente nei singoli esseri, Gaia passa a considerare la coscienza insita in questa struttura fisica. Bisogna intendersi su che cosa sia la “coscienza”. Se essa è la “capacità” di ogni essere di agire e di ritrovarsi al proprio posto e alle proprie funzioni, si può ammettere, restando sempre la domanda: “Da dove deriva questa capacità?”. Certo che la coscienza, come la sperimenta l’uomo, è qualche cosa di più.
          Però l’indicazione che conclude ogni realtà, anche spirituale, nei confini del mondo sperimentabile, non è del tutto esatta. Il mondo non è, come vorrebbe Aristotele, completo in sé, e quindi racchiuso tutto nei propri  limiti. Questa posizione era già stata superata da S. Bonaventura, sette secoli addietro.
          Il mondo non è completo, non solo perché è ancora in espansione, ma anche perché non è del tutto confinato. Se l’universo contiene Gesù Cristo, in cui il mondo è aperto a Dio, è proprio perché Gesù, vero uomo, è anche vero Dio.
          GCM 13.11.07