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Popolo contro Gesù

Artefici della crocifissione di Gesù, sono sacerdoti, sadducei, scribi, erodiani, Erode, Pilato. Anche la gente collabora alla condanna di Gesù.

Il grido “Crocifiggilo!” e la scelta di Barabba, sono gridati dalla gente. Gente aizzata dai sacerdoti, ma già predisposta ad essere strumentalizzata.

Gesù aveva beneficato, sanato, perdonato, assicurato il Regno di Dio già presente. Ma la gente, che si illudeva di aver trovato il Messia liberatore dai Romani, cadde nel dispetto dei delusi. Le attese della gente, quel tale Gesù le aveva frustrate. La gente tanto aveva sperato nel prossimo liberatore, altrettanto lo rifiuta perché contrariata da quell’eroe caduto.

La propaganda, suggerita dai movimenti messianici, era entrata nell’immaginario collettivo: ora quell’uomo fatto prigioniero è una vera canaglia, peggiore di Barabba, perché non aveva accettato di diventare il capo ribelle.

La gente fu colpevole, più che per aver urlato il “crocifiggilo”, per essersi lasciata abbindolare dalla propaganda dei messianisti prima, dei sacerdoti poi. Fu colpevole per non aver usato la propria testa, che è un dono di Dio.

Oggi la ripulsione di Gesù e dell’etica voluta dal Vangelo, deriva da una serie di imbonimenti propagandistici. Le notizie e le mode presentate dalle trasmissioni, dalla pubblicità e dai giornali, hanno educato i giovani e i meno giovani, alla novità del paganesimo. Le notizie riguardanti Gesù o sono accantonate o addirittura scomparse. Sport ed  economia non solo hanno prevalso nel mondo dell’informazione, ma sono inoltre essi a suscitare reazioni di entusiasmo e di preoccupazione.

Il nemico ha imboccato la strada redditizia.

GCM 25.08.08