ReginaMaria, madre di Gesù e, attraverso lui, madre del complemento di Gesù, che è la chiesa. E, nella chiesa, madre nostra. La madre di Gesù è madre dell’uomo-Dio, quindi madre di Dio. Madre di Dio è quanto di più alto una donna possa essere. Madre dell’Infinito, dell’Eccelso, insomma di Dio. La pietà popolare ha cercato due vie per intuire il “mistero” di Maria. Maria è un mistero per il suo rapporto con Dio.
Anche noi siamo un mistero da credere, se consideriamo il nostro rapporto con il Padre, essendo suoi figli. Come dice Giovanni nella sua lettera: chiamati ad essere figli e poi diventati realmente figli. La pietà popolare, però, non ha accettato solo di dedurre la grandezza di Maria a partire dal suo mistero di Madre di Dio, ma ha voluto anche attribuire a lei, quelle che noi uomini stimiamo “grandezze”. Tra le “grandezze” umane c’è anche quella della regalità. La pietà popolare ha voluto rivestire Maria del titolo di Regina, non accorgendosi di perpetrare un declassamento dall’infinito (Madre di Dio) al finito (Regina). E’ anche vero che nel più c’è anche il meno... ma basterebbe accontentarsi del più. Gli Ebrei dichiaravano che Dio è il loro re. Teocrazia (non clerocrazia). Essi non sapevano andare oltre. Gesù, il Figlio del Padre, sfugge al titolo di re. Vennero per proclamarlo re - dice il Vangelo - e lui scappò sul monte a pregare. Non re, ma figlio che si unisce al Padre nella preghiera. Egli è lo stesso Gesù, che rifiuta i regni della terra e la loro magnificenza, che gli erano stai offerti da Satana. Il regno di Gesù è il Regno di Dio. GCM 22.08.08
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