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Non preoccupatevi

07.07.12

“Quando vi trascineranno davanti ai tribunali e alle autorità, non preoccupatevi nel preparare la vostra discolpa, perché lo Spirito Santo interverrà per suggerirvi ciò che dovete dire”:

Questa rassicurazione del nostro Gesù si riferisce direttamente e principalmente alle persecuzioni subite da Gesù e dai suoi. La preoccupazione per come difenderci è superata dall’occupazione nello sperare e nel confidare.
Occupiamoci della fede che spera, e non preoccupiamoci per la paura del difenderci. Ecco la serenità dei martiri, che semplicemente confessano Gesù.

Però c’è un tribunale molto subdolo e quotidiano: le irrisioni, le battute, le umiliazioni, le canzonature contro coloro che praticano e pregano. E’ il tribunale e la condanna della compassione per quei poveri stupidi che ancora credono in Dio e in Cristo.

E’ questo un tribunale non giusto, ma sadico. Eppure qui nostro Padre ci attende, e lo Spirito può ispirare la risposta. Questa può essere il silenzio, oppure la battuta, la spiegazione o anche la polemica.

Ad ogni modo, la non-preoccupazione suggerita, e quindi prodotta, dal Padre, deve prevalere infinitamente sulle nostre ansie e sulle nostre preoccupazioni. Il nostro Padre attua la nostra pace, perché lui è il Dio della pace. E le sue esortazioni, giunte a noi attraverso il cuore e la bocca di Gesù, producono sempre ciò che dice: Egli disse e fu fatto!

Anche Gesù era circondato e assediato da avversari. Eppure, nelle controversie ebbe sempre la risposta appropriata: “Chi è senza peccato, scagli per primo la pietra”, “Date a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che spetta a Dio”, “Devo anch’io rivolgervi una domanda...”.

Era furbizia, ed era, nell’astuzia, opera di Spirito Santo.

GCM 16.10.11