HOME

Home > Gesù MAESTRO > Articoli 2012 > Leggeri in Gesù

Leggeri in Gesù

Il Vangelo e Paolo notano come certe regole – anche di indole religiosa e morale – sono imposte ad altri, quando colui che le impone non è in grado di osservare. L’oppressione delle leggi, molte e minute diventano una sofferenza per molti, mentre chi le impone se ne sente di-spensato. Questo è il destino di ogni regime assolutistico. Purtroppo an-che il Vaticano è uno stato assoluto. È opportuno non far fare agli altri ciò che non riesci a fare tu stesso.

Il pericolo di cadere in questo tranello morale è presente, se il Vangelo è costretto a entrare nel diritto, nella manualistica, nella casisti-ca. Ossia: se il Vangelo è interpretato con mentalità farisaica. La libertà, donata da Gesù, è coartata o cancellata dalle leggi.

Quando un’esigenza del Vangelo, si trasforma in una legge giuri-dica, allora nascono le necessità di scuoiarla per vederla nei particolari, scrutarne le minuzie, soppesarla col bilancino. E così si dimentica il Ge-sù del Vangelo, per cadere nelle sottigliezze della casistica. La casistica allora può ridursi a una oppressione, a una anatomia della parola.

Gesù, quando venne a salvarci, intendeva seminare paura e scrupoli tra la gente? È venuto a torturarci o a sollevar gli aggravati, per invitarli a seguirlo nella mitezza e nella dolcezza di cuore? Certe forme di crudeltà nell’applicare le penitenze sono volute da Gesù?

Se noi ci si forma al Vangelo, ci sentiamo leggeri. Se ci sottomet-tiamo alle leggi, le nostre spalle si aggravano.

Facciamo finalmente a meno delle leggi? No. Ma riempiamo di Vangelo anche le leggi, sapendo come interpretarle, evitando di trasfor-mare in legge, più o meno severa, il Vangelo.

Ed ecco perciò l’affidamento incondizionato allo Spirito Santo.

GCM 20.06.12