Praticare la parolaGesù sta insegnando alla gente la parola di Dio. Giungono presso di lui la madre e i “fratelli”, che vogliono parlare con lui. Gesù specifica: “ Chi ascolta e pone in pratica la parola, mi è madre e fratello”. Alcuni vedono in queste parole l’opposizione tra la famiglia carnale di Gesù e la famiglia spirituale, che si coagula attorno alla parola. Eppure, possiamo chiederci, quando assieme ascoltiamo la parola di Dio, ci sentiamo e ci scopriamo fartelli davvero? Oppure della parola di Gesù facciamo un uso individuale... e che gli altri si arrangino? Però tra le due famiglie (la carnale e l’ascoltatrice) non c’è opposizione. E’ bene ricordare un particolare: quando Gesù non era neppure concepito, Maria ascoltò la parola di Dio e la pose in pratica: quella pratica che donò Gesù al mondo. Perché non vedere nella frase di Gesù , un riconoscimento della fede di Maria, Gesù frutto dell’obbedienza di Maria a Dio? E perché non vedere in Maria, educatrice del fanciullo Gesù, colei che, avendo praticato la parola di Dio, insegnava a Gesù di adeguarsi sempre alla parola di Dio, istillando nel cuore e nella mente di Gesù quel ritornello:”Faccio sempre la volontà di Dio”? Le famiglie non sono distinte, ma nella famiglia di “coloro che ascoltano la parola di Dio e la praticano”, entra l’altra famiglia trascinata da Maria, che per prima ascoltò la Parola e la praticò con il suo cuore e con la sua carne. Proprio la carne di Maria è in grado di unire ogni famiglia carnale nella famiglia salvata dalla Parola. GCM 20.09.11, pubblicato 19.02.12
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