Spiritualità (1)Ho letto “esperto di spiritualità”. E mi sono trovato a riflettere sulla spiritualità.
Io mi sento perenne ricercatore nella spiritualità. Una ricerca che si attua con la preghiera, con il silenzio, col tuffo quotidiano nel Vangelo e nell’Eucarestia, con il confrontare le scoperte e le intuizioni realizzate assieme con quelle di altre persone del presente e del passato. L’unico esperto di spiritualità è lo Spirito Santo. Lui conosce lo Spirito di Dio e lui solo ci espone allo Spirito di Dio, per farci trapassare dai suoi raggi invisibili, talvolta, brucianti.
La nostra piccola spiritualità è luce di Dio, barlume di luce, che si infiltra in noi, grazie all’azione dello Spirito Santo. E’ luce di Dio e luce per Dio.
Le innumerevoli spiritualità onfalotrope, che scorrono tra la gente, sono spiritualità deviate. Esse non nascono dallo Spirito di Dio per farci vivere Dio. Invece troppe persone arrestano la spiritualità in se stesse, per trovare un benessere, fatto di dispersione in un mare umano, dove si impantanano nella smemoratezza dolciastra e disimpegnata. Siamo fatti per avere la nostra completezza in Dio, dentro cui ci agisce lo Spirito Santo. Entriamo nell’esistenza per esistere, per essere. E l’essere è partecipazione arcana dell’Essere, Dio.
L’infelicità ci ghermisce, proprio se rifiutiamo la spiritualità dello Spirito.
Aperti allo Spirito, lo Spirito penetra e in noi prega con parole vere e indicibili. La spiritualità umana è, prima di tutto, fede nello Spirito di Gesù che abita e vive e opera in noi. E per avere questa fede, che ci fa spirituali, è sufficiente semplicemente credere. GCM 26.02.05
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