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Esigenza d'amore

Le esigenze di Dio diventano le nostre esigenze. Dio, essendo Amore, ha l'esigenza di perdonare (qualcuno bonariamente ha detto che perdonare è il mestiere di Dio!). Noi, figli di Dio, abbiamo l'esigenza della misericordia, del perdono. "Siate misericordiosi, come vostro Padre è misericordioso": dice Gesù.

Questo non è un comando né una legge. L'espressione che indica imposizione (siate) è richiesta dal modo di esprimersi dei greci e dei latini.
Il comando, inteso secondo la sensibilità latina (passata alla cultura occidentale), è un'imposizione che ci raggiunge dall'esterno, dalla legge.
L'esigenza è qualche cosa che nasce da dentro, dalla natura e dallo Spirito Santo, che permea e guida i nostri cuori.

Il perdonare, per noi, non è un comando, ma un'esigenza. Infatti abbiamo costatato sempre che la vendetta non genera in noi la pace. Infatti abbiamo una natura, che necessita il perdono: quello da ricevere e quello da donare.
Sotto questo riguardo, la traduzione del Vangelo in latino, risente molto della mentalità giuridica romana e clericale. Infatti il termine "entèllo, entolé" possiede una sfumatura di significati: esigenza, istruzione, affidare, comandare, ordinare, consegnare. La traduzione latina preferisce "mandatum", che ha tutti i significati precedenti, ma privilegia quello di "comando secondo ordine legale": questo significato è passato alle traduzioni italiane, soprattutto alla traduzione ufficiale.

In realtà qui si tratta della esigenza di Dio. Esigenza di Dio, secondo la sua natura. Esigenza che egli ha partecipato al cuore delle sue creature, e che ha confermato con il dono in noi del suo "Spirito".

GCM 13.01.05