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Il valore degli acciacchi

L’età avanzata comporta una serie di disturbi fisici e mentali. E’ inevitabile.

 Però tutti vorrebbero sfuggirli ed esserne esentati. La medicina interviene per alleviare gli acciacchi: è la mano della Provvidenza. Ma non tutto è rimediabile. Ecco l’insonnia e la diminuzione di memoria, i crampi e l’afflosciamento muscolare, la diminuita resistenza al freddo o al caldo. Insomma una costellazione di disturbini, quando non si tratta di disturbi e di malattie.

E se vedessimo i malanni della vecchiaia come un aiuto di Dio?

Molti parlano di Purgatorio. Non conosciamo realmente che cosa esso sia. Quando prospetto a qualche persona l’immediato abbraccio di Dio, dopo la morte, spesso mi sento rispondere: “A me basta il Purgatorio!”. Si allude al Purgatorio immortalato in modo icastico da Dante: un “luogo” ultramondano, immaginato come situazione materiale e fisica, quando la materialità non esiste più.

Un tempo di purificazione è richiesto, come sconto dei peccati. Sembra un’esigenza di giustizia, di una giustizia pensata a modo nostro. Eppure, al di là delle descrizioni, il bisogno di sentirsi purificati, vibra dentro ogni uomo.

Ed ecco la vita. Nella vita gli acciacchi sono una lenta purificazione, negli ultimi anni. I disturbi dell’età e delle malattie, possono essere vissuti come il Purgatorio, una provvidenziale preparazione al “Paradiso”. Ciò trasforma anche la nostra psicologia nel sentirci talvolta oppressi dai disturbi, impazienti per l’impossibilità di liberarcene.

I nostri disturbi sono la nostra purificazione, la nostra preparazione all’abbraccio di Dio, se li viviamo dentro il disegno della volontà superiore del Padre.

GCM 20.03.13