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Gesù in lui

“L’avete fatto a me” dice Gesù a chi ha donato un aiuto al prossimo. Qualsiasi aiuto.

La vita è piena di aiuti al prossimo, perché la vita sociale ci pone in condizione di aiutare; dal sorriso, al rischio del vigile del fuoco, dal consiglio all’iniezione al malato, dall’insegnamento al sollievo del coniuge al coniuge malato, dalla pazienza verso una persona molesta, al battimani per l’attore preferito.

La vita è intessuta di “aiuto” al prossimo, per professione (medici, psicologi, insegnanti, avvocati ecc.) o per volontariato. La vita è intessuta di Gesù anonimo, se nell’aiutare gli altri non prevale l’egoismo dello sfruttamento del prossimo.

Mentre aiutiamo, con la parola o con le opere, non ci accorgiamo che lì c’è Gesù. Gesù stesso ode dire:”ma quando ti abbiamo aiutato?”. Questo è mirabile: mentre incontriamo Gesù, non lo ravvisiamo. Ma quando, in seguito, ci ricordiamo delle parole di Gesù e  realizziamo di averlo incontrato, commozione e gioia ci pervadono.

E’ bello, per noi che crediamo, vivere permanentemente in quest’atmosfera cristica dei nostri comportamenti! Quante volte incontriamo Gesù nella nostra giornata! Nel volto dei clienti, serviti in un negozio; negli occhi degli alunni di una classe; nel cuore delle persone che si recano dallo psicologo; nei visi di coloro che ascoltano la nostra predica...

La nostra atmosfera è Gesù, quando noi creiamo quest’atmosfera con l’aiuto e con la carità. Vivere Cristo, come dice S. Paolo, non è solo una situazione interiore di fede, ma è pure una situazione esteriore di carità.

E’ vero: per chi crede, e s’accorga di Gesù, il vivere è sempre Cristo!. E tutto perché Gesù è veramente presente, cioè risorto|

GCM 17.11.12