HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2013 > La morte di Satana

La morte di Satana

Il diavolo è il padrone della morte - scrive S. Paolo - e getta quindi gli uomini in quella morte, che lui procura loro tentandoli.

Combattere e sfuggire alla morte è opporsi al diavolo. Sotto questo aspetto, possiamo interpretare la santità come combattimento contro il diavolo. Anche il desiderio di prolungare la vita, oppure l’illusione di ritornare a vivere dopo l’ibernazione nello stesso modo in cui ora viviamo, possono essere un tentativo di contrastare il diavolo.

Gesù è il padrone vero della vita, egli è l’anti-morte. Perciò guarisce corpi e menti, risuscita morti facendoli rivivere, e risuscita se stesso per rimanere vivo per sempre.

Allearci per la vita, in qualunque stadio essa si sia sviluppata, è un entrare nel gorgo soave della vita, che è donata da Gesù.

E’ diabolica l’opera dell’uomo, è un essere invasato dallo spirito maligno, quando l’uomo dichiara la guerra, quando applica la pena di morte (con sentenza dei tribunali o con manovre di eutanasia), quando propaganda ed effettua gli aborti.

Questo favorire comunque la morte, lo può perpetrare soltanto chi si è staccato da Gesù, che è la vita. Che dire delle morti provocate dalle Crociate o delle Inquisizioni nel “nome di Dio e di Cristo”?

La bellezza della vita è la bellezza di Dio, impressa nel volto di Gesù.

L’opposizione del Gesù-vita al diavolo-morte, è diretta, senza sbavatura alcuna. Gesù salva i valori umani, e, quando morendo strappa la morte al satana facendola diventare risurrezione, anche la morte si trasforma in un valore salvato.

Ogni sofferenza, immessa nella sofferenza di Gesù, si sublima e si indìa. Perfino la morte, inserita nella morte di Gesù, si sublima e si trasforma in manifestazione di Dio, nella risurrezione.

GCM 28.04.12