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Gesù oggi

“In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli”. Sembra che i liturgisti, da secoli, confinino le parole di Gesù nel passato, quasi fossero parole da museo, da archivio, da biblioteca.

Eppure Gesù - in quel tempo! - affermò con sicurezza: “Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!”.
Parole vive, come pane vivo. Parole che oggi hanno efficacia. Quel tempo è sempre oggi.

“Gesù disse” quindi equivale a un “Gesù dice”. I discepoli di sempre e di oggi siamo noi. Chi è che “dice”?  Gesù!

Gesù, Dio che oggi ci parla. Colui che dice imprime forza alla sua parola. Questa è la grandezza: Dio oggi ci parla. Non in modo metaforico, ma reale. Davvero oggi Dio ci parla.

Proprio perché oggi Dio mi parla, oggi non è misurato dal tempo, dall’inserimento tra l’ieri e il domani; ma l’oggi è oggi di Dio, poiché egli mi parla. Perciò l’oggi è inserito nell’eternità.

Proprio perché Dio oggi mi parla, è necessario che io mi sleghi da ogni concezione di Dio che ho acquisito ieri e l’altro ieri.
Libero, quindi, anche da ogni mia idea di Dio, per essere disposto a ciò che oggi Dio mi dice, tramite Gesù e il suo Spirito. 

Devo liberarmi anche dalle idee già acquisite su Dio per accettare Dio, e non cadere nelle incresciose posizioni degli Ebrei e dei Musulmani. Dio di sé oggi mostra di essere trino, e incarnato.

Sono commoventi i Muslim che per esaltare la grandezza di Dio, lo descrivono con 99 nomi, e lì si radicano. Noi cristiani accettiamo una grandezza inedita di Dio, che ha tanto amato gli uomini, da incarnarsi. L’apice della grandezza di Dio è l’abbassamento della sua umanità!

GCM 27.04.08