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Gesù oltre i confini

    E’ necessario conoscere e sentire Gesù, per comprendere la vera totalità del reale. Totalità mai conclusa, perché la creazione è in movimento e aperta a non si sa quali confini.

    Gesù è seminato nel cosmo, e rimane seminato, anche dopo la Risurrezione. In essa è entrato anima e corpo, divinità e umanità.

    La riduzione di Gesù a un evento della storia, non gli rende giustizia. Gesù si attua come evento storico, ma non si esaurisce in esso, né prima della morte, né dopo la sua risurrezione.
 
    Quando leggevo in Osho l’inclusione di Gesù nella sua visione del mondo, sentivo aria di incompetenza, di non conoscenza di Gesù. E’ vero che io sono arrivato ad accettare il “mio” Gesù, grazie anche alla fede, però quante cose ho accettato del mondo attraverso la semplice fede nei testimoni: so che esiste l’America e che esistono i neutrini, perché credo ai testimoni e ai libri.   

    La fede non diminuisce, ma aumenta ogni mia certezza. Fede come fiducia e fede come conoscenza.

    Gesù non è un mero evento incluso nella storia. E’ l’opposto: l’evento della storia è incluso in Gesù, e, perciò, è elevato a prova di eternità.

    Le tentazioni di includere benevolmente Gesù nella lista degli eventi storici, perché non si può cancellare la sua biografia, è una concessione di una certa visione laica per non fare i conti seri e onesti con lui.
 
    Proprio perché Gesù sfonda i confini del creato sperimentabile, rende noi contenti per tutte le volte che il nostro desiderio supera la camicia di forza della realtà, e ci rende certi della nostra risurrezione.

    GCM 13.11.07