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Amare Gesù

 

     Amare Gesù è tutto l’impegno della nostra vita, della nostra preghiera, della nostra predicazione. Amare Gesù , è, in lui, amare Dio e amare l’uomo. E da lui apprendere ad amare Dio e ad amare gli uomini.

Amare Gesù è l’inizio di ogni nostra opera. Gesù Risorto, infatti, a Pietro, che ne aveva combinata una discreta a causa della paura, non chiede riparazioni e neppure penitenza. Gesù va al cuore: “Pietro, tu mi ami?”. Il tuo cuore verso di me è rimasto intatto, anche quando la paura ti ha reso vigliacco? E, partendo dall’amore, Gesù conferisce l’incarico di pascolare il “suo” gregge.

Quando un giovane sta per essere ordinato prete, il vescovo ordinante chiede a chi presenta il giovane: “Tu lo ritieni degno?”. E chi è degno di essere investito dallo Spirito Santo? Nessuno, se Dio stesso non lo rende degno. Ma in nessun cerimoniale si trova la domanda costitutiva: “Tu, giovane, ami Gesù?”

Come se fossero importanti le qualità del giovane (e chi le conosce, se non Dio solo?) e fosse trascurabile l’amore per Gesù. Dove s’è cacciato quel “Pietro, mi ami tu?”.

L’amore a Gesù occupa tutta la vita del credente. Un amore iniziale, fatto di molti tentativi e di piccoli sprazzi, di ricerca intellettuale e di cadute di tensione, di desideri e di frustrazioni.

Un amore più adulto, fatto di abbandono a Dio, e di intuizioni nuove, di ricerca intellettuale e di chiarezza d’amore.

Un amore completo, dono dello Spirito Santo, fatto di identificazione con Gesù, fino a vivere lui al posto nostro.

 

GCM 18.03.07