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Gesù Risorto ama

    La domenica dopo Pasqua, il Vangelo ci presenta l’incredulità pretensiosa di Tommaso, che vuol toccare le piaghe di Gesù Risorto.

    La maggior parte dei commentatori fa uso enorme per descrivere scetticismo e conversione di Tommaso, lasciando in ombra la persona di Gesù.

    Il Vangelo è scritto perché “crediamo in Gesù”, non per configurarci a Tommaso.

    Contemplando Gesù Risorto, ci accorgiamo del suo amore.

    1° Amore verso i suoi. Questi erano frastornati davanti alla novità sconvolgente della risurrezione. Gesù li educa alla Risurrezione, li libera dal disorientamento. Educa i discepoli di Emmaus, rassicura le donne che vanno al sepolcro, consola la Maddalena, si mostra a Pietro, si presenta agli apostoli impauriti, si abbassa alle bizze di Tommaso. Comunque, gli importa che la sua Risurrezione sia accolta e assimilata dai suoi discepoli.

    2° Amore alla Chiesa. Infatti soffia lo Spirito Santo, lo stesso giorno della Risurrezione. Dona il “suo” Spirito alla Chiesa, perché in essa possa attuarsi la cancellazione dell’anti-amore, il peccato. Nella Chiesa inocula il perdono. La base della pace tra i cristiani, è la loro capacità di perdono. Alla sua Chiesa egli infonde la capacità di perdonare.

    3° Amore per noi. Egli fin da allora ci ha visti tutti. Ha visto anche me e te, lettore, ed ha goduto della nostra fede. Egli ha tanto goduto da dichiarare beati noi, che, pur non avendo visto, crediamo. Il suo Amore ci raggiunge e noi  lo riveliamo, proprio quando crediamo. Per noi è risorto, per noi si è chinato alle puerili (scientifiche?) esigenze di Tommaso, che toccando Gesù, crede.

    GCM 19.04.07