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Preghiera per l'Islam

Forse pochi di noi si accorgono che, nella liturgia della messa, si prega esplicitamente per i musulmani. E’ un modo per mantenere i contatti in Dio.

Durante la preghiera del secondo canone, viene detto: ”Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione” e qui il riferimento esplicito è per i cristiani. La preghiera continua: “ e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza”. Evidentemente qui si accenna a quel Dio, qualificato come grande, misericordioso e clemente. Questi tre sono gli aggettivi ricorrenti nelle preghiere musulmane rivolte ad Allah grande e misericordioso.

Nel canone quarto, cioè la preghiera eucaristica confezionata dal monaco Vagaggini Cipriano, noi diciamo che “Dio nella tua misericordia, a tutti sei venuto incontro, perché coloro che ti cercano ti possano trovare”: Ogni religione è una ricerca di Assoluto, più o meno esplicitamente riconosciuto.

Ogni religione è un cammino dal Verbo che crea al Verbo ultimale che riassume (ricapitola) ogni realtà.

Il ricercare un’unità visibile è un desiderio cocente di chi crede. Però l’unità visibile può nascondere desideri di irenismo o di omogeneizzazione, modi falsi di attuare l’unità. Però la spinta umana profonda di convergere verso l’Uno è dinamica che si spinge verso l’unità.

Chi tira le fila di questa unità non è la storia, ma Dio. La storia può produrre l’ONU. Ma solo Cristo può unire il cuore di tutti, a cominciare dai cuori di coloro che già credono in lui e si uniscono nella fede della Chiesa.

La spinta verso l’unità vibra anche nell’Islam. Purtroppo alcuni la scambiano per una conquista territoriale.

Sta venendo il giorno in cui oltre a pregare per l’Islam, pregheremo tranquillamente con l’Islam.

GCM 13.10.06