Incontro di lodeMaria visita Elisabetta.
L’incontro diventa lode e allegria. Sfocia nel Magnificat.
Come mai?
Nell’incontro tra le due donne, si inserisce la presenza di Gesù, il regalo di Dio non solo a Maria, ma anche a Elisabetta e a tutti noi.
Quest’incontro diventa l’emblema di ogni altro incontro, quando tra le due persone che si incontrano c’è Gesù.
Lo Spirito Santo rende Gesù presente in noi, che crediamo. Tra i battezzati Gesù è sempre presente, perché anche due soli battezzati sono sempre un lembo di Chiesa. Perciò ogni incontro, che sia vissuto con pace e con amore, fa scoccare la scintille di una presenza divina. Non soltanto io credo nella presenza di Dio nell’altro battezzato e in me, ma l’incontro libera un nuovo modo di presenza.
L’inno che esce dalla bocca di Maria è frutto di questa novità.
Quante poche volte l’incontro con un altro cristiano mi fa sfuggire di bocca il Magnificat! Eppure lo Spirito, che pervade l’incontro, è Spirito di amore e di gioia.
La trasparenza della fede, mi indica in ogni incontro un’occasione di apertura alla sublimazione del lodare Dio e del trovare in noi le grandi opere suscitate da Lui. L’opacità dei nostri egoismi e delle nostre grettezze, rende gli occhi e il cuore impenetrabili alla gioia.
Troppi incontri sono rovinati dai nostri egoismi e dalle nostre paure. Viviamo in comunità: Famiglie, gruppi, lavoro assieme, comunità religiose (sì, anche in queste), e magari, incontrandoci diciamo “sia lodato Gesù Cristo”, e poi Gesù scompare, e con lui scompare la gioia.
GCM 31.05.06
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