Gethsemani
Sacra rappresentazione del 11 aprile 2003
Presentazione
Il tempio di S. Lorenzo, che ci sta abbracciando, è uno dei due luoghi francescani della nostra Vicenza.
Due tradizioni francescane continuano vive in questi luoghi: la
tradizione poetica delle laudi con i "Laudesi" del P. Antonio Cozza
nella chiesa di S. Lucia; la tradizione visiva grazie alla SPERI con le
sacre rappresentazioni ormai continue nel Tempio di S. Lorenzo.
Oggi la sesta edizione delle sacre rappresentazioni a S. Lorenzo.
Siamo
in periodo quaresimale di Passione liturgica e mondiale, perciò abbiamo
scelto di ripresentare Gesù ghermito dall'angoscia nell'Orto degli
Ulivi.
Per non cadere nell'enfasi o in errore, il francescano
preferisce riproporre semplicemente il racconto dei Vangeli sinottici,
intrecciati tra di loro, conscio che la Bibbia possiede una forza di
grazia in sé, senza ricorrere a forzature d'altro genere.
Il racconto si snoda in 11 quadri.
Ogni quadro procede partendo prima di tutto dalla lettura del Vangelo.
Poi viene ricevuto e attualizzato nei gesti dei figuranti, sottolineati dalle improvvisazioni dell'organo.
Infine è accolto e attualizzato dal coro.
I presenti tutti sono invitati alla contemplazione tramite la vista e
l'udito. Ma non a rimanere spettatori. Il Vangelo è vivo se muove alla
preghiera. Perciò tutti, dopo ognuno degli 11 quadri ripeteranno il
ritornello.
Questo ritornello, che troviamo scritto nel programma
di sala, mette noi nella stessa prospettiva che hanno seguito gli
evangelisti, quando scrissero i Vangeli: guardare e soffrire la
Passione, con la sicurezza della Risurrezione; perciò cantiamo: "Se con
lui moriamo, con lui risorgeremo" fino allo sfogo finale dell'Alleluja!
Nei quadri che vedremo si presenteranno delle figure bianche: simbolo
di una misteriosa presenza di Dio, anche nei momenti più tragici della
nostra vita. Mentre sulla terra si consumano tormenti e delitti.
Il programma di sala aiuta a seguire il racconto.
Alla fine del programma di sala troviamo scritti i nomi dei
collaboratori. Non è solo un doveroso grato riconoscimento a chi ha
preparato questo incontro, ma è anche un invito, che qui rinnovo, a
tutti, perché offrano collaborazione per le prossime Sacre
Rappresentazioni.
La gamma delle possibilità di aiuto è vasta:
creare soggetti, musica, figurazioni, appoggiare l'organizzazione,
sostenere finanziariamente, ecc.
Chi si offrirà a collaborare, si rivolga prima di uscire alle persone che prestano servizio d'ordine.
Approfitto della vostra presenza e di alcuni rilievi che mi sono stati
fatti: dovrebbero migliorare le luci e il parlato. La SPERI ha in serbo
un bel progetto, che abbisogna ancora di due passaggi: il primo di
facile attuazione, cioè l'approvazione dei frati di S. Lorenzo; il
secondo di forse meno facile attuazione, cioè il trovare qualche
persona che finanzi.
Intanto buona contemplazione di questo Gethsemani.
Giuseppe Celso Mattellini, ofmconv. 11.04.03
Resoconto
L'attesa per la sesta Sacra Rappresentazione nel Tempio di S.
Lorenzo, è stata appagata. Oltre duecento persone hanno meditato,
contemplato e cantato durante la manifestazione dell'11 Aprile. Il
risultato inteso dal P. Giuseppe Celso Mattellini, ideatore regista e
musico della Rappresentazione, è stato completamente raggiunto.
Gesù nell'Orto degli Ulivi, i suoi patimenti, la consolazione di Dio su
di lui, l'indifferenza dei suoi e la perfidia dei nemici si sono
presentati in undici quadri, perfettamente ritmati ed equilibrati tra
lettura, figurazione, improvvisazioni d'organo, commento del coro e
massiccia ripetizione del ritornello-tema: "Se con lui moriamo, con lui
risorgeremo".
Introduceva ogni quadro la voce calda di Franca
Grimaldi, che offriva il racconto del Vangelo. Il testo veniva ricevuto
e attualizzato (come era stato detto nella presentazione) prima dai
figuranti, che si muovevano accompagnati dal suono dell'organo fino a
comporre un quadro plastico, che veniva poi commentato dal coro.
La
musica era "descrittiva", come ama definirla il compositore. Brevi
frasi intense (francescane?), che accoglievano il Vangelo e lo
ripetevano con espressione talvolta drammatica pur nella semplicità:
rimane ancora impresso nei sensi quel ripetersi quasi angosciato della
parola "Padre, Padre!".
L'Associazione Spiritualità e Ricerche
si è già impegnata a presentare a S. Lorenzo altre Sacre
Rappresentazioni di questa statura, intensità e semplice nobiltà. Il
pubblico presente era scelto, perché ad alcune (troppe?) manifestazioni
presenti in città, ha preferito questa, nella quale Gesù, contro i suoi
stessi discepoli che volevano maneggiare la spada, imponeva: "Basta!
Non andate oltre!".
L'alleluja finale e gli applausi non formali,
hanno ringraziato i figuranti de "La Voce atelier vocale" e de "I
Giullari" (ricordiamo l'intensità di espressione del Gesù: Marco
Marcheluzzo), il Maestro Pierangelo Valtinoni (improvvisazioni
indovinatissime all'organo), il Coro Polifonico di Motta, che non
eseguiva solamente ma cantava immerso nel testo evangelico (Direttore
Maestro Luigi Ceola), il costumista Ilario dal Brun, che, assieme al
regista e alla coreografa, dipingeva le varie scene.
Entusiastico il consenso, espresso dalle non poche persone intervistate.
GB, 10.04.03
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