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Generato e creato 2

L’angoscia provocata dall’apparente contraddizione tra generato e creato, ha sviluppato, nei cristiani antichi, alcune soluzioni di colore razionale: a) è solo uomo; b) è solo Dio; c) è in parte uomo (corpo) e in parte Dio (mente); d) è mescolanza, come sono gli eroi.

Finalmente la risposta del “dogma”: è uomo totale ed è Dio totale. Come? Non si sa, sebbene si parli di “unione ipostatica”: unica persona con due nature (ipotesi accreditata).

Per la nostra psicologia l’uomo-Dio, riveste un’occasione di “fede”, ma anche una certezza di speranza. Io tocco l’uomo Gesù e mi trovo in Dio. Io credo e mi fido dell’uomo Gesù, e vivo la mia fede in Dio. L’essere suo creato nel seno di Maria, e generato nell’eterno nella Trinità, mi pone nella felice posizione di fidarmi di ciò che vedono i miei sensi in Gesù, perché essi mi introducono nel mistero di Dio. Caro cardo salutis.

La sua umanità anziché impedirmi di avvicinarmi a Dio, mi avvicina in modo insospettato proprio alla Trinità misteriosa e reale.

Il mio simpatizzare per quell’uomo tanto caro e potente e debole, mi porta in grembo alla Trinità. Dove la vita di ogni uomo si trova nel proprio ambiente sorgivo.

Così dal creato mi inserisco direttamente nel generato.