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Il Padre attrae

Gesù chiaramente afferma di essere la via e che attraverso lui si raggiunge il Padre.
In Giovanni (16, 23) troviamo anche un passaggio che ci assicura della missione risuscitante di Gesù.
“Nessuno può giungere a me, se il Padre, che mi mandò, non lo attrae [a sé], e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Attraverso Gesù ci si apre al Padre. Eppure il Padre già si apre a noi, perché noi possiamo avere Gesù. Abbracciare Gesù, non dipende da noi, ma da un calamitare del Padre. Gesù è la testimonianza dell’azione attraente del Padre.

Arrivare a Gesù è conferma dell’agire del Padre che attrae. Il nostro rapporto con il Padre, il suo attraimento, si concretizza in Gesù che risuscita “nell’ultimo giorno”.
La nostra simpatia per Gesù, non è semplicemente un movimento del nostro cuore, ma è attraimento dovuto al Padre.
Il Padre attira. E questa azione del Padre, noi la realizziamo e la scopriamo accostandoci a Gesù, colui che, risorto, risuscita.

Questa azione amorosa del Padre non ci passa sulle nostre teste, ma si rivela nell’adesione a Gesù.
I Giudei, ai quali Gesù dice questa realtà, pretendevano di scavalcare Gesù, grazie alla Legge osservata e al culto seguito. Gesù invece vive nella sua esistenza la certezza della presenza e dell’azione amorevole del Padre.

17.11.19