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Spirito Santo nell’uomo

16.03.12

Leggo una frase, che mi colpisce, e che trasmetto al mio lettore, se la vuole ricevere, qualora gli servisse.

Nel battesimo di Gesù, si legge che lo Spirito Santo discese su di lui. Come se lo Spirito entrando in Gesù uomo, si avvezzi a vivere con noi uomini. Lo Spirito deve “abituarsi” a stare con noi.

E’ un pensiero che ci consola. Lo Spirito, in Gesù, si è assuefatto all’umanità, dalla quale non si distacca mai. Nostro ospite. Di più: anima della nostra anima. Stimolo al nostro amare il prossimo e Dio.

Spesso ci troviamo imbarazzati quando stiamo per dire a Gesù:”Ti amo”. Sappiamo davvero amare? Allora chiediamo allo Spirito che sprigioni in noi la sua capacità di amore, affinché lui ci educhi ad amare. Il primo amore verso Dio è chiedergli che ci renda capaci di amarlo.

Lo Spirito ci deve introdurre in tutta la verità: questo è un compito affidatogli da Gesù stesso. La verità di cui parla Gesù, non è un movimento mentale, come ci ha imposto una lunga educazione mediterranea, che si inerpica almeno fino ai presocratici, e che è stata ribadita da Cartesio e dai pensatori occidentali. La verità, che Gesù viveva e intendeva era semplicemente la realtà. La realtà di Dio è l’Amore trinitario, quello che le tre persone si scambiano vicendevolmente, donandosi l’una all’altra l’unica sostanza divina. Perciò l’essere introdotti in tutta la verità, è essere coinvolti in tutto l’amore.

L’amare Dio è amare l’infinito, e noi, finiti, non riusciremo mai ad amare Dio adeguatamente. L’unico amore incipiente è il nostro desiderio di Dio, che diventa preghiera. Il resto lo fa lo Spirito Santo.

GCM 11.10.11