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Gradualità

Colpisce nel rileggere il Vangelo di Luca, la frase: “I suoi genitori si meravigliarono”. Maria e Giuseppe restano meravigliati all’udire le frasi profetiche di Simeone, che vede il destino del neonato Gesù. Nella successiva profezia di Simeone, Maria si sentirà dire: “Una spada ti scinderà l’anima”.

Per Maria e per Giuseppe, le parole di Simeone sono una novità. Non erano forse preparati, poiché il concepimento “strano” di Gesù, aveva richiesto la loro fede nell’opera di Dio, fede che essi avevano accordato?
Dio si manifesta all’uomo, nei tempi e nei modi, che soltanto lui conosce e decide. Manifestazione graduale, pur essendo provvidenziale.

Anche i genitori di Gesù, pur tanto vicini a lui, dovevano attendere la teofania del Battesimo di Cristo. Poi la stessa vita di Gesù, per essere vista e accettata nella sua totalità doveva giungere al fatto della risurrezione.
Il presente, anche nella rivelazione, è un passaggio. Ogni presente è rivelante, ma non riassume tutta la nostra vita di fede e di amore. Verrà il vero momento della sintesi, ma non accadrà in terra.

Ora, nel leggere e nel rileggere il Vangelo, siamo felici se ogni volta vediamo un raggio di luce. Ne dobbiamo essere riconoscenti e disposti a ringraziare il Padre per i raggi precedenti e per quelli futuri.
Siamo anche noi quei discepoli, i quali, udendo Gesù parlare della propria risurrezione futura, si chiedevano di che cosa parlasse.

29.06.19