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L'appetito

Mi pare di aver scoperto un metodo efficace per stuzzicare l'appetito, se non addirittura la fame. Una vittoria clinica contro l'inappetenza.
Mi trovo frequentemente (addirittura quotidianamente) a mangiare in compagnia di altre persone. Talvolta invitato da qualche famiglia.
Sento chiacchierare su tutto: sul governo e sull'acconciatura delle donne, sulla visita ai presepi e sul costo delle banane, sulle disgrazie naturali e sul successo della squadra di calcio. Tutti intanto mangiano diligentemente e tranquillamente.

Siccome a me piace scrutare il Vangelo, chiedo, per esempio, una spiegazione su un brano evangelico. Tutti zittiscono, o arriva qualche breve risposta vieta. E poi immediatamente aumenta la fame in tutti: le cucchiaiate si fanno più affrettate, qualcuno loda la cuoca o chiede dell'altro; si nota una magnifica immersione nel mangiare e la frase evangelica viene fatta cadere, quasi la si volesse tuffare nella minestra per soffocarla.

Se poi ritorna qualche argomento frivolo, allora il ritmo delle cucchiaiate rallenta, l'atmosfera conviviale diventa più serena, e l'appetito diminuisce.
Forse i clinici non tengono conto di questa iniziativa per destare appetito.
Io l'ho provata anche nella mia comunità: funziona davvero. E poi sento dire che la parola di Dio non è efficace! Aumenta l'appetito!

Gesù, quando si trovava a parlare con la Samaritana, perdette l'appetito. "Maestro, mangia!": dissero gli Apostoli. Rispose: "Il mio cibo è un altro!". Fossero le nostre mense sono zeppe di Samaritane!

GCM 07.02.05