Risposte e domande
Gesù offre risposte certe e liberanti. Però di fronte alle risposte di Gesù, mancano le nostre domande corrispondenti. Per la nostra felicità non difettano le risposte, ma scarseggiano le domande.
Noi siamo stati traditi dal neo-liberismo, come già ci avevano tradito e ci stanno tradendo gli assolutismi. Neoliberismo e comunismo e fascismo ci hanno forzosamente educati a tradurre il profondo umano bisogno di felicità, in bisogno dello stato assoluto, del benessere consumistico, della ricchezza e del successo.
Le nostre domande alla vita, sono domande di livello infimo: ricchezza, droga, sesso, successo, prodotto interno lordo. La televisione è spazzatura, perché la domanda di coloro che vivono gomito a gomito con noi è domanda di spazzatura. E Gesù non ha mai offerto spazzatura.
Gesù è andato al cuore dell’uomo, là dove mai arriverà quella maledizione dei giorni nostri che si definisce neoliberismo, che vanta tra i suoi adoratori non i poveri (che Dio ama), ma i ricchi (che Dio ammonisce severamente e amorevolmente: guai!).
Ridefinire la domanda per allinearla da un lato alla risposta di Gesù, dall’altro alle autentiche aspirazioni dell’uomo.
Questo deve avvenire anche per superare la presente crisi della Chiesa. La sua crisi più vistosa e meno importante è nella istituzione: diminuzione del clero, scarso senso di appartenenza, poco frequenza ai sacramenti, avarizia e pedofilia nel clero.
La crisi più importante è nella fede in Gesù: il Vangelo dimenticato e non vissuto, la noncuranza per lo Spirito Santo e per i poveri.
GCM 21.09.05
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