Paura di Dio
Rispettare le paure degli altri. Sostenerli nelle loro paure, accompagnarli nel prendere in mano le proprie paure per elaborarle e dominarle. Una paura diffusissima nelle nostre contrade è la paura di Dio. Una paura che si manifesta in una gamma infinita di tonalità. Scrupolo, sensi di colpa, bestemmia, oscuramento della parola e della realtà di Dio, critica al clero alla Chiesa alle persone che credono, elevazione degli idoli della finanza del sesso del lavoro, insomma fuga da Dio o insolenze ...... contro Dio. Paura di Dio, che va rispettata e posta nelle mani di colui, che ripete il suo “mè fobu”, non temere. Le paure di Dio, solo Dio le può sciogliere. Soltanto avvicinandosi a Gesù, disturbandolo nella preghiera, contattandolo nella chiesa concentrata in eucaristia, le paure di Dio, in ogni settore e gamma di manifestazioni, possono svanire. Essendo facile l’annullamento delle nostre paure di Dio, perché l’onnipotenza ci può sempre offrire il “mè fobu” come mai queste paure rifanno capolino? Quale è l’impedimento, che ostacola l’azione dello Spirito Santo? Il non fidarci del Padre. Il bambino, ghermito dal terrore, si getta nelle braccia della madre, affonda il visino nel suo seno e si sente rassicurato. Chi ha paura di Dio, non occorre neppure che salga nelle braccia del Padre, perché già si trova nel Padre presente ovunque e sempre, basta che affondi la sua faccia nel Padre, accettando ciò che il Padre gli dice, e la paura trova il suo superamento, non scomparendo ma trasformandosi in preghiera confidente e fiduciosa. Quando scopriamo la tenerezza di Dio, il suo amore sconfinato per l’uomo, siamo incamminati nel percorso che cancella la paura di Dio. GCM 12.02.10
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