HOME

Home > DIO SPIRITO SANTO > Articoli 2010 > Pregare sempre

Pregare sempre

Il Verbo divenne carne. Una trasformazione inconcepibile, assurda, se Dio non mi assicurasse, e se il Verbo-carne non fosse risorto.

Il Verbo, che divenuto carne, povero uomo, cavò fuori dal suo nascondiglio il Padre. Estrasse il Padre. Abbracciando il Verbo, finalmente abbraccio Dio. Abbracciarlo con tenacia.

La tenacia della preghiera. “Raccontò loro una parabola per mostrare che dovevano pregare sempre” (Luca). Preghiera come abbraccio di Dio. Immersione nella sua Persona e nella sua volontà, che è immensa voglia di amare.

La nostra preghiera cristiana è il Cristo Risorto che prega sulla terra. Prega su questa terra dentro i nostri limiti. Anche nei limiti del nostro pregare svogliato, distratto, indolente. Gesù non sfugge dalla debolezza umana, ma, incorporandola, l’assume e la purifica. Continuamente la purifica.

Egli esige una preghiera insistente, perché insistentemente vuole purificarci. La preghiera è un disporci all’opera di Gesù, che è venuto a sollevare il peccato del mondo.

Pregare è un immergerci, così come siamo e come possiamo, nella fornace purificatrice dell’amore dello Spirito. Gesù battezza con lo Spirito e con il fuoco.

Non ha senso l’attendere di pregare per quando saremo azzimati e puliti spiritualmente. Saremo totalmente purificati solo in Paradiso alla luce di Dio. Raggio che trapassa più di un laser.

Pregare sempre per incontrarci con il Verbo diventato carne, e condividere con lui il nostro piantare le tende. Egli abitò, da pastore, in noi. Il pregare è rifugiarci nella sua tenda, e lì sentirci al sicuro.

Il Verbo divenne carne. Da Verbo, divenuto carne, non eroe perfetto, passava le notti in preghiera “di Dio”.                 

GCM 02.01.10