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Sesso e Trinità

Dio agli uomini ha regalato il sesso. Era il massimo che poteva fare a favore di esseri dotati di corpo, per aiutarli a intuire la Trinità.
     La Trinità è, secondo un nostro povero modo di esprimerci, la felice compenetrazione d'amore delle tre Persone divine, formando un'Unità. Il Padre è tutto nel Figlio e nello Spirito. Il Figlio è tutto nel Padre e nello Spirito. Lo Spirito è tutto nel Padre e nel Figlio.      Adesso affermo e so questo su Dio. Non lo comprendo, ma lo sperimenterò, quando anche il mio corpo sarà spiritualizzato.

Questo reciproco compenetrarsi i teologi lo hanno "definito" circuminsessione (i tomisti) o circumincessione (gli scotisti). Circuminsessione è un placido adagiarsi l'uno nell'altro. Circumincessione è un dinamico reciproco donarsi.
     Un'ombra di questa compenetrazione divina è proprio il dono sessuale. L'uomo non può compenetrare un altro corpo. Eppure nell'amplesso e nel bacio si attua il massimo della compenetrazione di maschio e femmina, un pallido specchio della compenetrazione trinitaria.
     All'amplesso è riservato il dono del piacere e del tripudio. Pallida idea della gioia eterna in Dio.

L'amplesso è un inno trinitario, se è amplesso d'amore, attraimento reciproco di due persone, che mediano questo attraimento d'amore grazie ai corpi, nati per una possibile compenetrazione.
     Peccato che le coppie cristiane non vivano come momento divino, trinitario, il loro coito! Arrivano a interpretarlo tutt'al più come supremo atto di amore umano (quando l'amore c'è); ma non s'accorgono di quanta divinità scorre nel loro amplesso, ardente e gaudioso.  

GCM,  02.12.03