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Beffa d'amore

La laicità degli stati occidentali, perciò meno della metà degli stati, è dogma consolidato. La separazione tra sacro e profano, tra stato e religione, tra "potenti di questo mondo" e "invece tra voi non è così" (secondo le parole di Gesù), è ben segnata e talvolta reclamata anche accanitamente.
     Evidentemente la laicità ha le proprie origini, le proprie regole, i propri valori. Una delle regole è l'esclusione totale di ogni interferenza della fede.

Come mai lo stato laico, dall'illuminismo (!?) in poi, non è riuscito ad eliminare il colonialismo, le due guerre mondiali (combattute fra stati laici), i gulag, i lager, la povertà di almeno un quarto della propria popolazione, l'oppressione delle minoranze, ecc...?
     Vien da dubitare che qualche cosa non va, all'interno della laicità.
     Se poi la laicità illuminata genera comunismo e nazismo, persecuzione delle religioni e lotte commerciali, allora essa accoglie anche germi molto infetti.

Ormai sono passati oltre due secoli di illuminata laicità o di banale laicismo, e non si nota ancora una definita promozione umana.
     E forse continuerà e aumenterà lo squilibrio tra poveri e ricchi, grazie al laico liberismo illuminato e teorizzato (con tanto di premi Nobel per l'economia).
     Fortunatamente dentro la laicità e il laicismo si realizza una beffa d'amore. Dio ama anche i laici e i laicisti. Perciò nello stato laico fa continuamente germogliare i segni più visibili del suo amore: i santi sono l'irrisione di Dio dentro il laicismo.

I santi sono la beffa e l'irrisione di Dio: voi pretendete di scacciarmi, e io resto testardamente, perché vi amo. Nei vostri lager illuministici, ecco Edith Stein e Massimiliano Kolbe.

GCM 02.12.03