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Dio delicato

Dio si interessa della parte più delicata dell'umanità. Lascia agli uomini la parte più grossolana.
     La parte più delicata sono i poveri, i piccoli. Quella più grossolana sono i panciuti signori dell'economia.
     La maggior parte della gente è attratta dai ricchi e dalle ricchezze, dai tronfi e dai ladri. Perché non pensare che i miliardi dati come stipendio a un calciatore qualsiasi, sono denari che mancano ai poveri?

Viene Dio e diventa, naturalmente, un disobbediente. Si oppone. O, come usa ancora dire, un contestatore.
     Leggiamo i Profeti dell'antico Israele. Sono tutti arrabbiati contro i ricchi e contro gli idolatri. Sono invece tenerissimi quando parlano dei poveri, dei disprezzati, degli inconsistenti socialmente.
     Nessun Profeta impartisce indicazioni per incrementare il prodotto interno lordo, ma tutti reclamano dai re e dai potenti il diritto alla vita dei poveri.

Salmi e libri intelligenti di regole sociali (i cosiddetti sapienziali) stimolano re e popolo a ritornare a Dio e a rispettare i diritti del povero.
     Anche oggi si tende, da parte di chi comanda, a far aumentare la ricchezza dei ricchi e a buttar fumo negli occhi dei poveri. E' un chiaro rinnegamento di Dio, anche di chi si dichiara credente. Credente sì, ma in Mammona.
     C'è il vanto di non aumentare le tasse, e intanto si favorisce il rialzo dei prezzi, di modo che chi vende abbia più proventi e, alla fine, versi più denaro all'erario.

I libri sapienziali (PAROLA DI DIO!) indicano ai governanti il modo di aiutare i poveri. Sono al potere per i poveri, non per i ricchi.
     Le nostre democrazie illuminate favoriscono la ricchezza dei ricchi. Peccano contro Dio.

gcm, 02.12.03