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Non violenza


      Io non nutro simpatie per le crociate, però quando leggo il disprezzo di alcuni musulmani contro l’Europa dei Crociati, non so se sorridere o indignarmi.

Per i musulmani meno colti e meno intelligenti, sembra che il mondo sia cominciato nel 600 dopo Cristo. Ciò che era prima non esisteva, o, se esisteva deve essere azzerato (per esempio, Palmira docet). Essi pensano le crociate come invasione, mentre esse tentarono di ricuperare il territorio cristiano invaso dagli Arabi.

Purtroppo le armi avevano dettato legge o si proponevano di dettar legge. Le armi, non caramelle, degli Arabi contro i Cristiani fino al tentativo di conquista della Francia (Roncisvalle?); le armi crociate come risposta alle armi arabe, anche con il successo di Lepanto.

Armi: non parliamo di scherzi innocenti da giochi nel cortile di casa. L’uso delle armi non vanta innocenti. Le armi, a quanto pare, sono destinate a uccidere. E chi uccide non è mai innocente, nemmeno se comandato.

La resistenza passiva (non aggressiva) di Gandhi, non è l’unica, né la prima. Prima di lui, molto tempo prima di lui, la Scrittura ebraica desiderava di trasformare in vomeri civili le spade incivili. E poi ci fu un tale di nome Gesù (che è il nostro amore!) che comandò al combattente Pietro, di riporre la spada nel fodero.

Le armi difficilmente risolvono i problemi, facilmente aumentano la cattiveria e la rovina, aumentando il disagio, anche se sono dalla parte del vincitore.

Non ci fa ricordare nulla il dopoguerra del 1945?

Gesù è inizio e fattore di pace.

30.09.15