HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2019 > Nemici della risurrezione?

Nemici della risurrezione?

Gesù risuscita Lazzaro, sepolto da quattro giorni. Che cosa desideriamo da lui, dopo aver visto Lazzaro risorto?
Quando gli uomini vogliono restare ciechi, neppure un prodigio simile li stana dalla loro tenebra. Sacerdoti e farisei e scribi sembra non abbiano occhi per vedere e per credere. Credere al fatto concreto, sperimentato: un cadavere, prossimo alla decomposizione, si rianima e rivive. Eppure questo segno strepitoso non riesce a convincere che poche persone, quelle che politicamente temono di perdere i loro privilegi, riconosciuti anche dal conquistatore (brutta parola!) romano. Lo dicono chiaramente: vengono i Romani e distruggono il popolo. Il popolo erano loro, che dominavano su quel popolo.

Pensiamo al paradosso della mancanza di fede: vogliono uccidere il risuscitato! Uccideranno più tardi un vivo, che poi risusciterà. La risurrezione ha l’ultima parola, quella vincente.
Di questa parola noi siamo nutriti. La nostra vita è tutta prospettata verso la risurrezione. Il male e la morte ci spaventano. Però Gesù ci rassicura con la sua parola e la sua risurrezione.

Credere, ossia non essere gli epigoni, di quelli che per negare credito a Gesù, progettano la morte.
Quel Gesù che con la semplice parola (non con intrighi chimici) ha ridato la vita a Lazzaro, è quel caro e confortevole nostro Gesù, che ci assicura: chi ascolta la sua parola, non vedrà morte in eterno.
Già l’Eucarestia ci introduce nella Risurrezione.

16.08.19