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Valori, quali?

Dimentichiamo facilmente l’essenziale, presi dall’emozione del sentimento, sollecitato dall’ultimo venuto. Le circostanze presenti fanno accantonare le fondamenta.

Da molti decenni la dottrina sociale della Chiesa condanna il neo-liberismo, perché in opposizione del Vangelo. Il neo-liberismo affama il sud del mondo, ed è causa di guerre. L’Iraq non è stato devastato perché non aveva la democrazia o perché fabbricava armi di distruzione. Come se la guerra fosse una romantica occasione di abbracci amorosi!

La guerra fu scatenata per motivi economici, secondo le esigenze del neo-liberismo. Questo cancro antiumano, creato dagli uomini per l’interesse del ricco e del violento.

Eppure questo cancro si tiene nascosto a parole, ma esplode nei fatti.

Durante i dibattiti preelettorali ho letto spesso nelle dichiarazioni dei vescovi il ricordo dei “valori” (povero Gesù, tu non sei un valore!) della famiglia, della vita ecc. per contraddire (giustissimamente!) aborti, coppie omosessuali, PACS, divorzi ecc. Mi è stato quasi impossibile leggere nelle loro dichiarazioni una condanna esplicita e netta contro il neo-liberismo.

Cosicché molte persone sono riuscite a dare il voto a quei movimenti che difendevano il portafoglio, nascosto dietro un’immaginetta del Crocifisso.

Forse si temeva di perdere l’otto per mille, o il finanziamento (giustissimo!) delle scuole private. Ancora una volta ci si potrebbe trovare nella condizione della prevalenza del denaro sulle esigenze umane basilari, come sono quelle, per esempio, della vita difesa dal concepimento alla morte, e offesa dalla morte di milioni di bambini periti nel terzo mondo.

GCM 09.04.06