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Aberrazione


     Semiramide e Faraoni, Nerone e Ceausescu, Hitler e California, Sibari e Olanda, e via dicendo fino a incontrarci con Erode. Aberrazioni morali, dove violenza, sesso perverso, uccisione di innocenti erano e sono comuni e approvate.

     In Italia si notano le aberrazioni contro la vita e la dignità. Infanticidi, provocazioni di incidenti, rapine, uccisioni mafiose o ...romene, stupri e pedopornografia, sesso sregolato e ingiustizie politiche sociali giuridiche. L’immoralità è costume, e il costume prima o poi diventa legge.

    Contro queste aberrazioni, troviamo la presenza degli umili, del volontariato cristiano, dei papi pellegrini a iniziare da Giovanni XXIII e Paolo VI. Però esiste l’aberrazione più grave, che pochi sottolineano, perché sta ottundendo la sensibilità più alta. E l’aberrazione del non saper pregare.

      Aberrazione: vagare fuori strada.

    Il pregare è la manifestazione e l’atteggiamento, che più indicano l’orientamento. Nulla di più pericoloso per il viandante, che perdere la bussola durante il cammino in una valle oscura.

    Siamo precari e viandanti, deboli e mortali. La preghiera ci riporta nella via sicura. La preghiera che guarda diritto a Dio, e si trova rassicurata.

    L’aberrazione moderna più grave è il non saper pregare. Da questa derivano tutte le altre aberrazioni politiche, sociali ed etiche, delle quali la nostra civile società è costellata e infestata.

      GCM 17.05.08