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Verso l’unione

Fede e scienza si abbracciano.

Ancora recentemente, ossia un secolo fa, si agitavano scienziati (positivisti) e teologi per segnare gli insuperabili confini tra scienza e fede, tra ragione e rivelazione. oggi gli scienziati, senza neppure dubitarne, si avvicinano alle stesse esigenze della fede. La fede stessa, grazie alle scoperte scientifiche (fotoni e neutrini)comincia a capire che le esigenze della fede (unico Spirito che riempie l’universo) trovano rispondenza nuova nelle scoperte della scienza.

Tutti noi, per fede, siamo certi dello Spirito di Dio, che “pervade l’universo”. La scienza dice che tutto è energia, non materia, e che l’energia non è visibile. Ciò che noi vediamo dell’energia, è la sua “condensazione” nella materia. Il mondo si regge sull’invisibile, sullo spirito, che è prodotto e specchio dell’unico spirito di Dio, lo Spirito Santo.

Noi, per fede, sapevamo di essere in contatto con tutti i credenti (chiesa militante, chiesa purgante, chiesa esultante), e che lo Spirito Santo univa in una sola la preghiera di tutti, rendendo efficace in tutta la “chiesa” la preghiera di uno, soprattutto se egli era “santo”. E’ bello ricordare che la fede in Gesù ci rende santi tutti.

L’energia cosmica è una, in cielo e in terra. Dove questa energia viene stimolata, essa non si ferma là, ma si ripercuote per tutto l’universo, quello già visibile e quello in continua espansione. L’intuizione brahamanica, che afferma come senza sacrificio, il sole non sorgerebbe, non è lontana dagli influssi spirituali sull’andamento del mondo.

Scienza e fede s’accostano a gloria di Dio.

GCM 22.04.08